ESPLORATORI CORAGGIOSI
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Il Pastorello
di Gina Filippini
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La nostra amica Gina ci ha inviato un altro bellissimo racconto!
I gemelli avevano iniziato da poco la terza elementare e già era chiara la diversità di carattere e di aspirazioni tra i due: Giuliano era intraprendente, pratico e curioso, Marella era romantica, sognatrice e perfezionista.
Ma come era abitudine, l’8 dicembre di ogni anno, i due fratellini, in ottima sintonia, iniziarono a preparare il loro presepe.
Sopra un tappeto verde di muschio fresco, raccolto da Giuliano nella valle grande sotto il castello del Volterraio, Marella dispose la capannuccia con dentro le statuine del bue e dell’asinello, di Giuseppe e di Maria oltre la culla vuota di Gesù Bambino. Tutto intorno alla grotta e poco distante, Giuliano sistemò con cura le statuine degli animali da cortile, le caprette, le pecore ed i pastori segnando, con il ghiaino rosa della spiaggia della Marinetta, il sentiero che portava alla grotta.
Quando ebbe finito, il bimbo si accorse che in fondo alla scatola di cartone era rimasto un pastorello tutto scorticato e con una gamba sola. Il suo primo impulso fu di buttarlo via. Poi ci ripensò e mise il pastorello zoppo in fondo al presepe, un po’ nascosto dal muschio, sul bordo del laghetto finto di carta stagnola, con sopra le ochette bianche dal becco giallo. Gli altri pastori, dai vestiti colorati e dalle greggi bianche e marroni, erano tutti bene in vista, vicini alla grotta.
Arrivò la vigilia di Natale. Allo scoccare della mezzanotte tutti i pastori erano in festa, felici di contemplare il Bambino appena nato. Solo il pastorello zoppo, solitario e distante dalla grotta, non poteva vederlo. Era molto triste e sconsolato ed i suoi occhi si riempirono di lacrime. Desiderava moltissimo avvicinarsi alla grotta e tentò di trascinarsi su una gamba sola. Ma, fatti pochi passi, cadde a terra privo di forze e si addormentò. Ma durante il sonno fece un sogno bellissimo: Gesù Bambino, alzato dal suo giaciglio, si avvicinava a lui, lo sollevava con dolcezza e, preso per mano, lo accompagnava alla grotta.
Quando al mattino i due gemellini si svegliarono, rimasero meravigliati vedendo il pastorello zoppo vicino alla culla di Gesù. Si chiesero chi l’avesse spostato, ma non seppero trovare una risposta. Non immaginavano quanto fosse facile rispondere a questa loro domanda: era stato l’AMORE, la forza potente, straordinaria e più grande che esiste al mondo, da sola in grado di avverare i sogni di ognuno di noi!”
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