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Il Mio Amico Tonno Rosso

di Monica Benvenga

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bambino sulla barca rossa.jpeg

Ecco un bellissimo racconto della nostra Amica Monica!

 

 

Olly...così si chiamava questo ragazzino dalla frangetta sbarazzina che amava il mare come nessun’altra cosa al mondo, in quanto era nato sul mare. 

Durante le sue peripezie fisiche, dove c'erano giorni buoni e giorni bui, aveva dovuto fare i conti anche con la sua irrefrenabile voglia di scappare sull'acqua, l'unico vero elemento dove si sentiva leggero e dove le sue gambe non avevano freni. La sua infanzia era stata proprio come essere sulle montagne russe...e per un ribelle di natura come lui non era stato per niente facile! 

Ora che era guarito, ma pur sempre tenuto sotto controllo dai medici, poté ritornare su quella barca rossa di altura che tanto amava. Quella barca era una vera e propria casa galleggiante. Lì ad aspettarlo c'era sempre il suo amico “Scatoletta”, così amava chiamarlo lui, poiché la sua stiva era piena di scatolette di ogni genere. Scatoletta era un vecchio lupo di mare, avrà avuto oltre settant'anni, e conosceva ogni cosa Olly gli chiedesse. Probabilmente Scatoletta era stato un biologo marino, il lavoro dei sogni per Olly, oppure era, semplicemente, un appassionato di mare. A differenza degli altri pescatori, Scatoletta non pescava pesci come tutti gli altri, bensì li osservava, raccontava le loro caratteristiche e le loro storie. 

Olly adorava la sua compagnia, che preferiva di gran lunga rispetto a quella dei suoi coetanei...a volte così noiosi e superficiali. Olly era dovuto crescere troppo in fretta, quindi era più maturo dei ragazzini della sua età. 

Ormai mancava poco al solstizio d'estate, periodo che va dal 20 al 21 giugno, quel momento magico dell'anno in cui l'emisfero settentrionale della terra è inclinato verso il sole al massimo grado, segnando, così, l'inizio ufficiale dell'estate. L'estate è da sempre stata sinonimo di energia positiva, di rinnovamento e Olly si sentiva rinascere quando il sole lo investiva con tutto il suo calore. Dalle prime luci dell'alba, Olly e Scatoletta partivano per nuove scoperte, per nuove avventure e ogni giorno non era mai uguale al precedente. 

Nel loro mare si potevano trovare orate, spigole, occhiate, mormore, saraghi, triglie, sgombri e tante altre specie di pesci. Di tanto in tanto transitava anche il “sovrano” del mare Mediterraneo: il tonno rosso, un pesce pelagico, cioè che nuota e viene trasportato dalla corrente e che svolge il suo ciclo vitale lontano dal fondo del mare, a differenza degli organismi bentonici, quali coralli, spugne e molluschi, che, invece, vivono in fondo al mare. 

Scatoletta raccontava ad Olly che il tonno rosso aveva un corpo affusolato, muscoloso, e che la sua forza era davvero sorprendente, così come la sua capacità di raggiungere una velocità di 100 km/h. Poteva anche arrivare a pesare fino a 700 kg ed essere lungo oltre 3 mt. La pelle del dorso era nera con riflessi blu, come blu era anche la sua pinna dorsale, perciò questo pesce veniva chiamato tonno pinna blu o tonno rosso. Il tonno rosso, così Olly aveva appreso da Scatoletta, veniva catturato con la tecnica del “drifting”, ovvero la pesca dalla barca utilizzando canna e mulinello, un vero combattimento da seduto, “sit down”, o in piedi, “stand up”. Ci voleva molta forza per tirare su un esemplare di tonno rosso, tanto che a volte servivano tre o quattro uomini. Quest’informazione aveva scioccato Olly: come poteva un uomo combattere con tanta ferocia contro la vita di un animale?

Un giorno, Olly e Scatoletta stavano facendo come sempre colazione sottocoperta, con pane tostato, burro e zucchero e un bel bicchiere di latte, quando ad un certo punto sentirono un vero e proprio botto contro la barca, talmente forte che ad Olly si versò il latte addosso e gli cadde il pane dalle mani. 

I due uscirono subito sul ponte, ma non si vedeva nulla...cos’era stato? Un grosso pesce? Uno scoglio? Scatoletta corse al radar boat per vedere se c’erano ostacoli e vide che il dispositivo stava lampeggiando, mentre emetteva un suono breve: qualcosa, perciò, doveva averli urtati. 

Scatoletta decise di tuffarsi in mare e Olly non poté credere ai suoi occhi quando lo vide nuotare veloce come un pesce! Olly si chiese se stesse sognando, visto che quell’uomo dal viso rugoso che gli ricordava una rete da pesca, era più agile di un quindicenne. Ad un certo punto, Scatoletta si immerse sott’acqua e scomparve dalla vista di Olly. Tutt’intorno vi era solo mare, i raggi del sole che si riflettevano sull’acqua sembravano voler accecare Olly, e poi il nulla...ci sarebbe stato completo silenzio, se non fosse stato per qualche gabbiano in lontananza, i quali con il loro stridire riportarono il ragazzino alla realtà.

Olly attese, con le gambe a penzoloni a prua: furono istanti  interminabili. Pregò la dea Talassa, in segno propiziatorio, sperando che la dea del mare ascoltasse le sue preghiere...ed a un certo punto vide Scatoletta uscire dal mare come il dio Nettuno, abbracciato ad un pesce enorme. Era il tonno rosso! Olly lo avevo riconosciuto dal colore. 

Il pesce si era incastrato in una rete da pesca e, non riuscendo a liberarsi, continuava a dare pesanti colpi alla barca. Era enorme e Olly non aveva mai visto un pesce così grande. Nei suoi occhi, che ogni tanto spuntavano dall’acqua, c’era un’infinita tristezza che gli spezzò il cuore.  

Scatoletta riuscì a liberare il tonno rosso con grande fatica e il pesce  al posto di guizzare via veloce, rimase fermo con il respiro affannoso, dolorante. Scatoletta aveva raccontato ad Olly che i pesci provavano dolore e paura, esattamente come gli esseri umani. Il tonno rosso, poi, riprese le forze e in un attimo scomparve. 

Quando Scatoletta salì a bordo sembrava di colpo invecchiato di altri cinque anni, i suoi occhi blu erano rossi, forse perché erano stati aperti sott’acqua per molto tempo. L’anziano signore era stanco, ma felice e Olly lo vide sorridere come mai prima di quel momento. Che avventura piena di amore e coraggio! 

Olly l’annotò subito nel suo diario: lì scriveva tutto ciò che gli veniva spiegato da Scatoletta. Ora il ragazzino poteva incominciare, finalmente, a scrivere il primo capitolo del suo libro...”Olly e il suo amico Tonno Rosso”.

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